ROOTS MAGIC
Giovedì 14 settembre
Piazza del Carmine
Apertura porte: ore 19,30
Ingresso con abbonamento – 3,50 €
BAnd
Alberto Popolla: clarinetto, clarinetto basso
Eugenio Colombo: flauto, sax soprano
Errico De Fabritiis: sax alto e baritono
Francesco Lo Cascio: vibrafono, percussioni
Gianfranco Tedeschi: contrabbasso
Fabrizio Spera: batteria
La musica suonata da Roots Magic attinge a due estremi della tradizione musicale Afro-Americana. Da un lato dal Blues profondo e ancestrale, il Blues rurale dei campi di cotone e del Delta del Mississippi, quello creato da personaggi mitici e leggendari come i bluesmen Charley Patton, Skip James e Blind Willie Johnson. E dall’altro dal Jazz “Creativo” degli anni Sessanta e Settanta, quello dell’ondata dell’AACM di Chicago, del post-free e del loft-jazz, quello di Anthony Braxton, Sun Ra, Ornette Coleman, Henry Threadgill, Julius Hemphill e Roscoe Mitchel, Un repertorio calibrato intorno all’idea di reinvenzione delle radici afroamericane del blues e del gospel, fra tradizione e innovazione.
Nati a Roma nel 2013, i Roots Magic hanno esordito due anni dopo con il loro album d’esordio, “Hoodoo Blues”, uscito per una delle etichette discografiche più attive, originali e prestigiose in campo internazionale: la portoghese Clean Feed, etichetta che pubblicherà anche i loro tre successivi album. I Roots Magic si sono esibiti in molti festival e rassegne in Europa e Stati Uniti e, tra il 2015 e il 2020 sono stati votati regolarmente tra i dieci migliori gruppi Italiani dell’anno nel referendum Top Jazz della rivista Musica Jazz. Da Luglio 2021, con l’inserimento in pianta stabile di Eugenio Colombo e Francesco Lo Cascio, il gruppo si espande ufficialmente a sestetto e fa uscire, nella primavera di quest’anno, il nuovo disco: “Long Old Road”. Ancora una volta, come nelle prove precedenti, si vola alto, con un ottica “Ancient To The Future”, per dirla con l’Art Ensemble of Chicago, sicuramente, insieme a tutta l’AACM, uno dei punti di riferimento musicale dei Roots Magic.
In volo verso il futuro, dunque, ma con le radici ben piantate nella tradizione.