KOUATE’ MILESI

DUDU KOUATÈ & MASSIMILIANO MILESI

Mercoledì 13 settembre

Villa Strozzi – Garden Stage

Via Pisana 77, Firenze

Ore 19.00

Ingresso – 2 €

BAnd

Dudu Kouatè: percussioni, xalam e voce

Massimiliano Milesi: sax tenore

“MYRMECOLEON”

Il Mirmicoleone o Formica-leone è un animale leggendario che fa riferimento a due tradizioni differenti: sin dall’epoca medievale è considerato simbolo della duplice natura umana, l’aspetto feroce e distruttivo del leone e la laboriosità della piccola formica.
Rappresenta inoltre l’impossibilità all’auto sostentamento (non essendo in grado di nutrirsi), cosa che lo rende quanto mai attuale. Il Mirmicoleone ci ricorda che lo sfruttamento continuo della terra e della natura porta un prezzo ad troppo alto e che l’’unica risorsa possibile è la cooperazione. Il duo è guidato da questo concetto nella creazione della propria musica: le forme ancestrali della musica africana si incontrano con la moderna improvvisazione senza l’uso di gerarchie, in un dialogo incessante tra i due protagonisti.
Una doppia anima, appunto, come quella del Formicaleone.

Dudù Kouate nasce in Senegal da una famiglia di griot, i conservatori della tradizione culturale e musicale africana. Dopo gli studi umanistici nel suo paese parte per l’Europa. Dal 2017 collabora in pianta stabile con l’Art Ensemble di Chicago ed incide due album e vari tour internazionali con la band, una delle più famose e prestigiose di tutto il jazz moderno. Tiene seminari sulla storia degli strumenti tradizionali africani cercando di tracciare i confini territoriali delle popolazioni e divulgando la tradizione culturale africana attraverso racconti di fiabe musicate. Musicista polistrumentista, suona in diverse formazioni musicali di musica afro-jazz, tradizionale e contemporanea.

Massimiliano Milesi fa parte della Wayne Horvitz European Orchestra ed ha fondato, con Tino Tracanna, il quartetto Double Cut, con Giulio Corini al basso e Filippo Sala alla batteria. Nel 2019 è uscito il suo primo album solista, OOFTH, con Emanuele Maniscalco, Giacomo Papetti e Filippo Sala, ed è stato chiamato nei Dark Dry Tears, il progetto del bassista Danilo Gallo in cui suona al fianco di uno dei guru della batteria contemporanea, lo statunitense Jim Black.